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Visualizzazione dei post da maggio, 2017

Ghiaccioli con fibre di frutta e verdura

Ecco un'altra bella idea per recuperare le fibre scartate dall'estrattore di succhi o dalla centrifuga. D'estate con tutta la frutta di stagione a disposizione ne prepariamo sicuramente di più, peccato buttare le fibre fresche. Se avete in casa bimbi o golosoni questa ricetta fa per voi. Con una tazza di fibre miste potrete confezionare all'incirca due ghiaccioli, aggiungete: Mezzo limone spremuto Una tazzina di succo estratto (quello che preferite, io ho usato l'ananas) Due cucchiaini di zucchero Riempite bene gli stampi riponeteli in freezer e aspettate almeno una notte prima di estrarre i ghiaccioli. Ricordate: le fibre aiutano a depurare l'intestino ma un consumo eccessivo potrebbe avere qualche controindicazione per cui vi consiglio di consumare un solo un ghiacciolo "fibroso" al giorno. Buon lavoro

Biscottini da tè con le fibre scarto dell'estrattore

Ecco una bella idea per recuperare le fibre scartate dall'estrattore o dalla centrifuga: preparare dei biscottini da tè nutrienti, leggeri e senza zuccheri aggiunti. Quante volte in estate abbiamo buttato tutte quelle belle fibre fresche, magari da agricoltura biologica e ancora ricche di vitamine. Uno spreco. Possiamo riutilizzarle in mille modi, uno di questi è creare un impasto aggiungendo alle fibre miste (in questo caso ho utilizzato fibre di ananas, pesca e carota ma potete usare quelle che più preferite): Mezzo limone spremuto Una manciata di uva passa, una di ciliegie e una di pinoli Due cucchiaini abbondanti di olio di cocco possibilmente bio e da spremitura a freddo. Farina integrale bio q.b. (Dose per una tazza di fibre) Lavorare tutto in una ciotola fino ad ottenere un impasto abbastanza omogeneo, preparare delle palline da sistemare sulla placca del forno, saranno molto appiccicose, non importa, fate meglio che potete bagnando le mani di tanto in tanto, e poi s

Bellezza Italiana

Che ne sappiamo noi italiani dello stupore che coglie gli stranieri camminando nelle nostre strade, entrando nei nostri palazzi, visitando teatri, musei o semplici botteghe. Noi che siamo nati in mezzo all'arte, noi che abbiamo gli occhi pieni di bellezza prima ancora di aprirli, la diamo per scontata e non parlo solo di quella chiusa nei musei, quella delle cattedrali e dei monumenti, io parlo di tutte quelle cose fatte ad arte, che ci circondano nella vita di tutti i giorni, quelle piccole opere lontane dalla luce dei riflettori, senza piedistallo, senza didascalia, di quei dettagli sui quali non posiamo mai realmente lo sguardo, ci passiamo sopra oppure sotto, li sfioriamo, li utilizziamo ma di solito li ignoriamo. Peccato, siamo fortunati ma non serve, perché non lo sappiamo. 

STEPHEN KING IL MIO COMPAGNO

Lo so, ho usato un titolo ingannevole come nel peggior giornalismo da social, scusate, naturalmente non intendevo il mio compagno di vita, ma colui che con le sue parole mi ha tenuto compagnia, mi ha consolato, divertito, emozionato, spaventato e aiutato per una buona parte della mia vita. Ho avuto un King in ogni borsa, l'ho portato in ogni luogo e in ogni tempo. Abbiamo passato insieme giorni interi, mattine polverose, sere gelide, notti insonni, pomeriggi afosi. Ogni libro è stato medicina, coraggio, consolazione, salvezza, premio, amicizia, divertimento e, qualche volta, puro e semplice intrattenimento. E poi la sofferenza, la dolce sofferenza, quel senso di malinconia e di perdita girando l'ultima pagina, la tentazione di chiedere: " ancora " e pensare: non li vedrò più, non starò più con loro e ora che faranno? , senza quasi rendermi conto che quelle persone erano personaggi e che no, in effetti no, non li ho mai veramente visti, anche se ho avuto l'i

Una mattina di umore nero

Alzarsi consapevoli che sarà una mattinata gramma già preannunciata dalle previsioni meteo e confermata dalla febbre di tuo figlio. Tutti a casa, sani e malaticci a darsi fastidio a vicenda. Se Aldo si sdraia sul divano Viola gli si siede accanto così vicina da potersi lamentare ogni due minuti di essere sfiorata dai suoi piedi. Il volume dei cartoni udibile anche dal casello autostradale. Le briciole della colazione uniformemente distribuite dalla cucina alla dispensa. I letti da rifare. Tutte le paure e le ansie che grattano con le unghie dietro alla porta, il peso dei ricordi dolorosi appoggiato sulle spalle e nella tua testa comincia a soffiare il vento, vedi anche gli uccelli neri di Quasimodo quasi fossi seduta  in quel cavolo di campo di grano insieme a Van Gogh con le mani sulle orecchie. Poi tua figlia ti chiede di fare una torta per la sua "festa di famiglia", ha già preparato gli inviti personali: ALDOSEIINVITAOALAMIAFESTA VIOLA E guarda, il tempo non è poi

"Quello che non ho..."

...sono i tuoi occhi scuri. Io cerco la bellezza, alla fine, se ci penso bene, non faccio altro tutto il giorno, è il mio mestiere, la mia condanna, la cerco ovunque, la vedo anche dove non c'è per quanto mi sforzo di trovarla ma quando inciampo nei tuoi occhi, cavolo, vorrei gridarlo al mondo intero che l'ho trovata e in fondo lo faccio, amore mio.

Biscotti con solo due ingredienti

Vi sono avanzate le uova di Pasqua? Quel cioccolato ve lo ritroverete nella credenza fino a luglio, a quel punto lo sposterete nel frigo dentro ai sacchetti del congelatore dove rimarrà tra le olive e i sottaceti finché un giorno, molto vicino alla prossima Pasqua, vi decidete ad infilarlo nel contenitore dell'umido. Oppure... Ecco un'idea super veloce per riciclare il cioccolato al latte. Essendo il cioccolato delle uova già ricco di ingredienti ho pensato di usarne solo uno in più per confezionare degli ottimi biscottini da tè. Ingredienti: - 300 gr. Cioccolato al latte - 300 gr. Farina Sciogliere il cioccolato a bagnomaria, aggiungerlo alla farina e preparare un panetto morbido e liscio. Procedere a confezionare i biscottini nel modo preferito.